Archivi del mese: febbraio 2015

sereno grazie

sereno grazie di strettoie
illuminate a stento
di un labirinto morbido
che porta sempre al mare

sei tu poesia che ingoia
vorace mandi giù
le genti
senza sosta

dove mi toccherà camminare
nel poi?
cosa mi toccherà calpestare
del dopo – dopo te -?

oltre i tuoi palazzi rannicchiati
per le fila di indumenti ammassati
oltre la fontana illuminata
oltre le mura che mi hanno ospitata
oltre la porta di sopra
e quella di bestia
oltre le torri
i comignoli
i tetti

risalirò ai nidi
mi specchierò nei pozzi
ritornerò alle gemme

quello che vogliamo è qui
è tutto qui quel che abbiamo
e non è troppo che storpia

a Genova 17/02/2015 h: 18,28


le parole mi dicono

le parole mi dicono che non sanno parlarti
svelano gli altri
non te

manchi d’origine
o il seme hai celato

che nel nasconderlo bene
speri di non esser trovato

in te vedo l’abisso
il profondo
più fondo del fondo

che tu l’abbia toccato?

le parole mi dicono di averti aiutato
spinto a galla il tuo corpo
e a stento rianimato

in te vedo il naufragio
la riva
l’approdo
la luce
e il risveglio
che ti ha illuminato

a Oscar   31/12/2014 h: 03,16


non c’è giorno che passi

non c’è giorno che passi
in cui non sia la terra a chiamarti

non c’è giorno che passi
in cui non sia il tempo immobile

il tempo
hai portato via
l’hai portato via con te

che non c’è giorno che passi
in cui non passa

restituiscici le ore
rendici i minuti
scova anche i secondi
tra i tuoi ordinati ripiani

o ci toccherà d’invecchiare
nell’incoscienza

a mio padre   10/12/2014 h: 19,51